- Diego Meneghetti
lunedì 21 aprile 2008
Provincia: targhe alterne, finalmente la verità: non servivano a nulla!
Dopo anni di targhe alterne che hanno determinato disagi e costi a danno dei cittadini, la Provincia di Venezia, per bocca del suo assessore "verde" all'Ambiente, fa una clamorosa retromarcia ammettendo finalmente, ma con troppo ritardo, che questi provvedimenti restrittivi del traffico non sono serviti a nulla! Ma oltre al danno, la beffa: lo sapevano fin dall'inizio! - "Fin dall'inizio sapevamo che un provvedimento del genere ha effetti solo se è esteso a tutta la Pianura padana. Attuare blocchi minimi del traffico in una zona non porta praticamente a nulla o comunque, incide talmente poco che non ha senso...."(dichiarazione dell'assessore all'ambiente dal Gazzettino 9/4/08). Ma allora se lo sapevate, perchè avete continuato a farlo? Quale gioco perverso è quello di costringere i cittadini a rottamare le loro auto? Non avete pensato che così facendo oltre a ledere un sacrosanto diritto alla mobilità avete anche messo in crisi i piccoli commercianti a tutto beneficio dei grandi centri commerciali fuori del centro? Da anni Alleanza Nazionale ha incalzato il Comune, la Provincia e la Municipalità di Mestre con interrogazioni, Ordini del giorno e manifestazioni contro queste assurde e demagogiche restrizioni del traffico e della mobilità che hanno prodotto disagi ai residenti, ai pendolari, alle famiglie e ai commercianti. Tutti sapevano che non era il traffico urbano il principale responsabile dell'inquinamento e d'altra parte anche il normale buon senso poteva suggerire che a poco serviva bloccare qualche centinaio di auto quando nella vicina tangenziale transitavano decine di migliaia di camion, nella maggior parte provenienti dai Paesi dell'Est, vecchi e altamente inquinanti. Adesso che finalmente si scopre la verità che tutti sapevano e la demagogica azione della sinistra si scopre per quello che è, chi ripagherà i danni ai cittadini costretti a rottamare le auto e acquistarne di nuove euro 4 o a gas? e chi ripagherà i danni ai commercianti?
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