giovedì 29 maggio 2008

Mestre: Presidio cittadino contro il degrado

Sono anni che il Terraglio, una volta zona residenziale del nostro Comune, è stato relegato al ruolo di periferia della città. Questo quartiere è stato trasformato in un'area dove non investire più un centesimo per la manutenzione delle strade e dei marciapiedi (dove ci sono!!!), per ampliare i servizi scolastici insufficienti, per garantire i servizi pubblici primari ecc. Del Terraglio ci si ricorda solo quando si devono approvare varianti ai piani regolatori per consentire di eliminare qualsiasi fazzoletto di verde ancora esistente per trasformarlo in un capannone o in un palazzo. Il Terraglio fino ad oggi è stato sfruttato come area di sfogo di gran parte dei problemi della città:
-le prostitute danno fastidio vicino alla stazione? mandiamole sul Terraglio.
-il mercatino dei moldavi da fastidio in Via Olimpia? spostiamolo sul Terraglio.
-il traffico da fastidio in alcune arterie? dirottiamolo sul Terraglio.
Questi sono alcuni dei motivi che ci hanno spinto ad organizzare nelle settimane scorse e a continuare anche per le successive dei presidi sul Terraglio. I presidi sono dei punti di incontro di cittadini che servono ad eliminare nell'immediato alcuni problemi, ad esempio la prostituzione, ma soprattutto servono per esternare tutto il nostro malcontento e a fare riunire i residenti del Terraglio di modo che si possa capire che anche questa è una comunità con gli stessi diritti di tutte le altre della nostra città, che non vuole più essere un quartiere dormitorio dove si è costretti alla sera a barricarsi dentro casa e a stare in continua agitazione quando i propri cari devono rincasare con il buio.
Alessandro Butti (consigliere Municipalità di Mestre - F.I.)
Nadia Biasutti (consigliere Municipalità di Mestre - F.I.)
Diego Meneghetti (consigliere Municipalità di Mestre - A.N.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Intanti bisognerebbe pregare l'assessore al degrado di "lasciare" l'incarico se non riesce ad occuparsi di Mestre, seconda cosa ci vogliono più controlli ma anche una diversa politica del Comune che fino ad oggi ha lasciato che certe situazioni degenerassero (prostitute, exytacomunitari, clandestini, drogati, ecc.). Bisogna riprendere possesso del nostro territorio.