sabato 3 maggio 2008

Redditi on line. Adoc pronti i moduli per i risarcimenti. Il Codacons denuncia Visco.


L'Adoc e' pronta a sostenere i contribuenti che vorranno chiedere il risarcimento danni contro la pubblicazione online della loro dichiarazione dei redditi. Mentre da un sondaggio condotto dalla stessa organizzazione dei consumatori emerge che il 70% degli intervistati boccia senza mezzi termini l'accaduto..... Per l'Adoc, e' completamente "non attinente richiamare il principio della trasparenza amministrativa e della conoscibilita' degli elenchi dei contribuenti, riguardo alla operata pubblicazione su internet della dichiarazione dei redditi degli stessi. I dati - continua Pileri - sono stati resi cosi' consultabili in ogni parte del mondo, sono finiti nei motori di ricerca e, fatto ancora piu' grave, rimarranno in rete per un periodo indeterminabile, posto che la stessa legge richiamata prevede, invece, che le suddette informazioni possono essere conoscibili per non piu' di un anno. In sostanza, una violazione della stessa legge"..... Sul sito dell'Adoc e' disponibile la modulistica per ottenere il risarcimento dei danni cagionati dall'Agenzia delle Entrate". (AGI) - Roma, 2 maggio -

Il Codacons ha presentato in 104 procure una denuncia penale contro il viceministro uscente dell’Economia Vincenzo Visco “affinché anche la magistratura apra delle indagini nell’interesse dei cittadini palesemente danneggiati dalla pubblicazione sul web dei propri redditi senza la necessaria autorizzazione dell’Autorità garante”. La motivazione, secondo il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi, è di violazione della legge sulla privacy e delle leggi 241/90 e 15/2005. Nella denuncia l’associazione chiede anche “il sequestro dei dati dei contribuenti da chiunque detenuti, e che si proceda contro chi ne fa commercio”.

Secondo l’ex comandante della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, oggi deputato del Pdl, “la frittata è fatta” e ritiene che non vi era alcuna necessità di pubblicare i dati dei redditi degli italiani. “Ora, chi li vuole usare, e purtroppo li userà, chi ha cattive intenzioni, li ha a disposizione”.... I rischi, per il generale, possono essere altissimi per le persone: “Pizzo, ricatti, eventuali sequestri di persona. Hanno messo i poveri cittadini in piazza, spiabili da parte di tutti, così aumenteranno le delazioni”. Preoccupazioni espresse anche dal presidente dell'Associazione antiracket e antiusura della Confcommercio di Catania, Rosario Bellino: “I redditi sono già conosciuti dalla Guardia di Finanza. Mentre il delinquente potrebbe avere maggiore attenzione verso un imprenditore rispetto a un altro. (http://www.pupia.tv/)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei tanto sapere che cosa c'entra la pubblicazione dei redditi su internet con la lotta all'evasione. Anche se conosco i redditi dei miei vicini di casa e allora? Come faccio a sapere se sono giusti o meno?L'agenzia delle entrate già li conosce. E' stata davvero una vendetta di chi ha sempre cercato di mettere gli uni contro gli altri creando un clima di sospetti e magari di denuncie anonime.... che brutta politica. Meno male che è finita.